“Via de la Maranella” è la raccolta completa o quasi dell’opera di Marco Marzi; comprende le poesie che vanno dagli anni settanta fino ad oggi. Come si evince dal titolo c’è un richiamo evidente alla strada in cui ha vissuto la sua infanzia. Non è soltanto nostalgia, è anche e soprattutto voglia di ritrovare certe sonorità, musicalità di voci e termini, certe inflessioni, certi schiamazzi o anche modi di esprimersi in cui si muoveva in modo più naturale, in cui poteva parlare la sua lingua. La lingua che poi troveremo nel lavoro letterario, nella poesia: il romanesco. Il dialetto che non è solamente dialetto ma è un vero e proprio idioma che ha le sue radici filologiche e che si rinnova in maniera camaleontica con lo scorrere del tempo. Non ha importanza se non si riconosce con le parlate giovanili contaminate dalle influenze metropolitane o con il romanaccio delle periferie, per l’autore il dialetto è l’unico modo in cui riesce a comunicare in maniera diretta, spontanea, ma che può anche rappresentare un forma colta di espressione. Per Marzi il dialetto è ricerca e memoria etimologica. Encomiabile è la ricostruzione del vocabolario belliano e del Belli apprezza e riporta ironia e atteggiamento critico nel descrivere gli eventi quotidiani o gli avvenimenti sociali che coinvolgono l’intera collettività, con una specie di distacco personale per interpretare il pensiero della saggezza comune, o della comunità. Grazie al numero elevato di poesie contenute nell’opera si può gustare l’intero percorso emotivo e intellettuale dell’autore che come un artista vero riesce a non posizionarsi su giudizi morali semplicistici ma ad amare l’umanità di ogni singolo essere vivente. Si potrebbe dire di Marzi ciò che diceva di sé il personaggio di una commedia di un grande poeta latino: “niente di ciò che accade all’uomo sento a me estraneo”.
Di enorme piacere sono anche le appendici di cui il volume è corredato, il vocabolario per chi non riuscisse a comprendere a fondo il romanesco, l’indice dei nomi, la prefazione che spiega la vita da strada e la mirabile introduzione del Professor Alessandro Balicchi.
ho appena letto su ematube.it la sinossi di questo libro...complimenti...lo comprerò e lo leggerò al più presto
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