venerdì 18 dicembre 2009

Gabriele Peritore a Venezia


Uno dei nostri autori ha avuto la possibilità di partecipare al Festival Internazionale del Cinema di Venezia, edizione 66 del 2009, grazie ad una sua poesia, tratta dal libro "A respiro trafitto", che lui stesso declama all'interno del documentario "Poeti" di Toni D'Angelo in concorso nella sezione Controcampo Italiano.
Foto by Monica Silva

martedì 17 novembre 2009

Poeti emergenti, scrittori editi e inediti, grafomani, letterati...

Ca. Gi. editore è interessato alla valutazione di opere inedite di autori emergenti e non. I campi di interesse sono molteplici: poesia, narrativa (breve e lunga), saggistica e altro.
Se siete interessati a sapere i termini di collaborazione o volete mandare i vostri lavori scrivete a:
cagieditore@libero.it

martedì 10 novembre 2009

A RESPIRO TRAFITTO- Frammenti sparsi Frammenti ritrovati- di Gabriele Peritore


Roma è la protagonista assoluta di questa silloge di poesie. È una dichiarazione d’amore e di sofferenza nei confronti di una città caotica e crudele ma anche generosa di emozioni. Il parallelismo tra l’interiorità dell’autore e e le crepe della Capitale si sviluppa in maniera visionaria e realista nello stesso tempo, delirante e dolorante.
Sanguigni, reali, crudi, i versi si combinano tra di loro senza pause, ritmati da un sottofondo jazz, inducendo il lettore a soffermarsi sulla loro valenza semantica, sempre viva, sempre profonda.
Senza remore, ipocrisie e panegirici, Gabriele Peritore agisce negli avamposti della frontiera, diventa un appassionato e coraggioso esploratore, cronista di un obbligato o volontario “in diem vivere”, additandone realisticamente e poeticamente tutte le sue aberrazioni, le sue gioie, amandone e odiandone il suo periodico oscillare… ma intensamente vivendolo.
Per smaltire le sbornie diurne e notturne, l’artista si affida alla poesia, alle sue metafore, al suo ritmo incalzante che lo porta per un momento lontano da tutti gli inquinamenti, da tutte le omologazioni…

Da questo libro è tratta la poesia che Gabriele Peritore stesso declama all'interno del documentario "Poeti" di Toni D'Angelo, in concorso al sessantaseiesimo Festival del cinema di Venezia (settembre 2009), nella sezione Controcampo Italiano.
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domenica 25 ottobre 2009

IL FASCINO DI UN'ISOLA E DELLE SUE CONTRADDIZIONI di Luigi Filippo Peritore



Una Sicilia bellissima e dannata è lo sfondo di questo racconto, in cui il protagonista per evadere alle logiche mafiose della sua terra, si fa coinvolgere dalle dinamiche, non meno violente, della lotta armata di stampo terroristico degli anni ’70. Lavoro narrativo inedito, che anticipa di qualche anno l’attuale filone dell’econoir, in una struttura da romanzo narra varietà di situazioni, luoghi e personaggi. Agrigento, anche se non viene esplicitamente nominata, è riconoscibile da tante indicazioni (due stazioni, festa e processione del santo popolare, albergo Gellia, viale della Vittoria, bosco di Maddalusa, ecc.). Tessuto romanzesco, dove insistono i frequenti spostamenti di luogo (Agrigento- Bologna- Parigi- Sicilia- Agrigento) e di azione (vita paesana, vita di città, servizio militare, servizio clandestino di lotta eversiva, incontri amorosi, degenza ospedaliera, dialoghi impegnativi, attentati morti, feriti), con fatti e nuclei drammatici come l’attentato bolognese alla macchina blu ministeriale, quello di Birgi con la conseguente alluvione, l’uccisione di Dario.

Il Complotto.- Racconto in sei capitoletti, piuttosto lineare nei fatti che ne reggono l’ordito narrativo; al posto di un intreccio romanzesco, s’impone un attenta analisi introspettiva e psicologica sulle numerose perplessità del generoso protagonista, tutto proteso al bene della sua città e a fare emergere anche le sue aspirazioni letterarie dopo il superamento di quelle giovanili di natura politica. Il protagonista, dipendente della pubblica amministrazione, appartiene, per posizione e per origini, al ceto medio-borghese, mostra lucidità d’intelligenza e lungimiranza di vedute, ma, sposato e con figli, è legato e frenato da un ambiente molto ristretto, invaso da un pauroso affarismo economico e imprenditoriale di matrice mafiosa che tende a soffocare tutto e tutti. È di stampo mafioso infatti la riunione segreta a cui casualmente assiste Giuseppe; di mano mafiosa sono i due omicidi nel capoluogo; mafiosa è l’idea di attentare prima il tempio greco e di annullarla poi per opportunità strategica; a chiari interessi mafiosi si può ricondurre il notevole e sconsiderato incremento edilizio negli anni del boom economico….


Premio Nazionale Libro dell'anno 2008 per Opera Antologica.


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venerdì 23 ottobre 2009

SCIENZA E POESIA DELL'ANIMA- di Ruggero Stacconi


Scienza, filosofie e religioni affermano verità diverse e spesso contrastanti. Ma la verità è una sola, anche se si presenta complessa, assurda e misteriosa nella logica usuale della ragione scientifica. Tuttavia i risultati raggiunti proprio attraverso le nuove scoperte della scienza, mediando verità e percezioni filosofiche e religiose, possono farci arrivare a delle conclusioni accettabili sulla strada dell’unica verità, proponendo l’analisi comparata di tutte le conoscenze che oggi sono a nostra disposizione. Così, lo scrittore con un metodo che supera i limiti della scienza oggettiva della parziale verità, apre la veduta totale della realtà attraverso l’approccio giusto per interpretare l’unione simbiotica di tali leggi e dimensioni. Presenta la sua opera come fatta di lampi di luce, umiltà e meraviglia nella scoperta che il nostro mondo interiore non è governato da alcuna legge fisica. Quindi afferma che la legge della vita, dell’anima e della coscienza umana non può che appartenere ad una scienza ultra-fisica.
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